La Polizia Stradale di Isernia ha
scoperto, in quattro anni di indagini, oltre 20.000 casi di
intestazioni fittizie di veicoli. Il dato è stato reso noto in
conferenza stampa dal comandante Francesco Giaquinto. "I numeri
dell'attività della Polizia Stradale di Isernia, dopo
l'introduzione dell'art. 94-bis del codice della strada, hanno
avuto un'impennata esponenziale, tanto che Isernia ha raggiunto
i primi posti fra gli uffici di polizia che si occupano di tale
tipologia di infrazione". Sono 3.298 i casi rilevati solo nel
2018. Il meccanismo dell'intestazione fittizia prevede l'accordo
fraudolento di due parti che, individuati soggetti cui intestare
fittiziamente i veicoli, di solito nullatenenti, in cambio di
risibili somme di denaro li assoggettano all'intestazione di
centinaia di mezzi. Da quel momento, i veicoli vengono
utilizzati per commettere reati ma anche per eludere il
pagamento del bollo e delle infrazioni registrate a carico
dell'intestatario della targa, che non coincide con il
conducente.
Giaquinto ha evidenziato che "l'intestazione fittizia di
veicoli, a volte sottovalutata, costituisce un grave illecito
ma, sino all'introduzione dell'art. 94-bis che finalmente
prevede la cancellazione d'Ufficio dal P.R.A. e dall'Archivio
nazionale dei Veicoli a seguito di controllo e richiesta degli
organi di Polizia, era una pratica usuale messa in atto da
soggetti dediti perlopiù ad attività illecite".
L'opera di pulizia delle cosiddette "auto fantasma" ha quindi
la doppia valenza di tutelare sia i cittadini onesti sia
l'ordinamento dello Stato Italiano.
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