'Piccole immagini di raso bianco'
è il romanzo d'esordio della giornalista Manuela Petescia,
direttrice di Telemolise, edito da Rubbettino. Una scrittura
accattivante, diretta, come la storia, senza filtri, retorica,
pudori. Il protagonista, uno psichiatra affermato, a un punto
della sua vita si trova a un confine oltre il quale le
convenzioni sociali e i paletti morali vengono abbattuti. E
questo confine, rappresentato da Dolores, giovane madre
nevrotica e sensuale, lui lo varca. Con lei, che non è
precisamente una sua paziente, instaura un rapporto torbido che
lo conduce in un viaggio nella mente umana, nei meandri di
perversioni recondite, traumi del passato. Ci sono poi la moglie
e il figlio, l'amico Marco, le cui vite si intrecciano, si
sovrappongono a quelle di Dolores e dello psichiatra e vengono
influenzate dal salto che il protagonista fa oltre quel confine.
Amicizia, amore, maternità, matrimonio, famiglia, lavoro sono i
temi affrontati nel romanzo. Attraverso salti temporali e
flashback Petescia compone la storia come un puzzle, maneggiando
sapientemente la scrittura e notevoli conoscenze scientifiche di
psichiatria. L'autrice scompone e ricompone situazioni e
personaggi, analiticamente, andando oltre le apparenze e le
convenzioni, sino a un finale inaspettato.
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