"Il gruppo Amadori non ha più
intenzione di investire nella filiera avicola molisana perché il
bando del Tribunale di Campobasso è risultato tardivo, al di
sopra delle loro possibilità di investimento e con
caratteristiche tali da far mancare i requisiti previsti negli
accordi sottoscritti. Agricola Vicentina annuncia così di voler
andar via, gettando nello sconforto tutti i presenti". Lo scrive
il parlamentare molisano Antonio Federico (M5s), spiegando le
ragioni che hanno determinato il dietrofront dell'azienda,
annunciato in una riunione al ministero dello Sviluppo
economico. "Seguo la vicenda Gam da 8 anni - prosegue - e di
momenti difficili ne ho visti tanti, ma situazioni così estreme
mai. Gli accordi sottoscritti al Mise a febbraio 2017 con la
Giunta guidata da Paolo di Laura Frattura, tra mille dubbi,
cadono miseramente oggi con la Giunta al cui vertice c'è Donato
Toma. Oggi non ha però senso parlare di responsabilità
politiche, piuttosto invito tutti a una bella azione corale di
responsabilità".
"Innanzitutto c'è da mettere in sicurezza il reddito di tante
lavoratrici e lavoratori a cui il 4 maggio scadrà la cassa
integrazione e proprio nelle ultime ore il ministro Di Maio ha
firmato il decreto di assegnazione delle risorse per gli
ammortizzatori sociali in area di crisi complessa, tra cui il
Molise. Non tutto è perduto da questo punto di vista, ma c'è
bisogno di serietà. Non so se Agricola Vicentina abbia ormai
chiuso a ogni possibilità, ma credo che ora la Regione debba
caricarsi la responsabilità di accompagnare a una risoluzione
positiva la questione, come previsto nell'accordo del 2017".
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