Tre pescherecci tra cui
il "Luigi Padre", l'imbarcazione che ha trasportato San Basso
nella processione in mare il 3 agosto scorso, usciranno in mare
a Termoli in deroga al fermo della marineria italiana, domani
dalle 17; il pescato freschissimo, circa 2.400 kg, sarà pulito e
cucinato per la 62/a "Sagra del pesce". L'evento, presentato
oggi in conferenza stampa, è curato dalla cooperativa Aqva 42 e
comprende tre serate dal 22 al 24 agosto. La prima serata è
dedicata a un piatto della tradizione culinaria locale, lo
"sciscillo", la cui ricetta è stata indicata da Vittoria
D'Angelo, ottantenne residente del Borgo antico di Termoli.
Grazie al nipote, la signora ha risposto alle richieste via
social di Paola Marinucci, responsabile della Cooperativa
Aqva42. Il costo del menù è 5 euro. Il 23 agosto pre-sagra con
un menù servito sempre sulla banchina del porto a base di pasta
con cicale, totanetti con piselli al costo di 10 euro; il 24
agosto sarà servita la frittura dell'Adriatico al costo di 5
euro.
Durante la manifestazione, un giovane pescatore illustrerà ai
presenti l'arte del rammendare le reti. Il 23 agosto apposizione
di una targa al Mercato ittico, donata dalla vedova
dell'armatore Arnaldo Mascilongo e dedicata alla marineria. Il
24 agosto, sempre in porto, scooteristi da tutta Italia per il
raduno nazionale del Vespa club di Termoli.
"Per la preparazione dello sciscillo - ha spiegato Paola
Marinucci - prepareremo circa duemila polpette. Ci saranno 10
massaie: mogli di pescatori e ragazze della città sulla base
della ricetta di zia Vittoria del Paese Vecchio. Per la sagra ci
sarà la pulizia del pesce nella notte del 22 agosto. Tre giorni
impegnativi, ma ne vale la pena per portare avanti la tradizione
della gente di mare di Termoli".
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