Alle 10,23 Isernia si è fermata per
commemorare le vittime civili del bombardamento alleato del 10
settembre 1943. Il momento è stato scandito dai rintocchi delle
campane della Cattedrale dove il vescovo, Camillo Cibotti, ha
officiato la Santa Messa. Poi le autorità civili e religiose
hanno attraversato i luoghi del centro devastati dalle bombe
fino a raggiungere il monumento che ricorda le centinaia di vite
spezzate per le quali Isernia ha ricevuto la Medaglia d'Oro al
Valor Civile. "Oggi è il 76/o anniversario di un bombardamento
ignobile - ha detto il sindaco Giacomo d'Apollonio - per il
quale l'indulgenza e il perdono appaiono i peggiori nemici della
giustizia. Avviciniamo, con incondizionato affetto e profondo
rimpianto, il nostro animo ai martiri dell'olocausto isernino".
Del corteo, quest'anno, non ha fatto parte il figlio dell'eroe
di guerra Tullio Tedeschi, Francesco, che in una lettera aveva
accusato il Comune di indifferenza in merito all'intitolazione
di una Unità Navale della Marina al padre.
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