"Questo di Campomarino è un nido atipico perché estremamente tardivo per queste latitudini. Durante la prima schiusa, avvenuta di notte, c'è stata un'elevata mortalità a causa delle basse temperature".
Così Sergio Guccione del Centro Studi Cetacei di Pescara parla del nido di tartaruga Caretta caretta scoperto due giorni fa sulla spiaggia molisana; una trentina di nuovi nati sono già in acqua, altre uova devono ancora schiudersi. Guccione insieme a due colleghi presidia il sito 24 ore su 24. "Domani alle 11 effettueremo un controllo per valutare la presenza di tartarughe vitali schiuse all'interno e procedere con il rilascio.
Trascorse 72 ore dall'ultima schiusa osservata sarà necessario verificare lo stato del nido, qualora durante quest'ultima notte non si rilevassero eventi significativi". Il Comune invita i cittadini a partecipare domani all'evento; saranno presenti il sindaco Piero Donato Silvestri, l'assessore all'Ambiente Antonio Saburro e la Capitaneria di Porto di Termoli. "Negli ultimi anni stiamo assistendo a uno spostamento verso nord dei nidi. Quest'anno ne è stato trovato uno a Pesaro, quello più a nord, probabilmente anche legato ai cambiamenti climatici dell'ultimo periodo - spiega Guccione - Questo è il primo documentato in Molise. Siccome questi animali tendono a nidificare nelle zone meno antropizzate, possiamo sperare che in realtà ci siano state altre nidificazioni, ma che nessuno se ne sia accorto. Vista, inoltre, la fedeltà della Caretta caretta al luogo di nascita, questa tartaruga pensiamo sia nata 25-30 anni fa proprio qui dove è tornata a nidificare. Il sesso dei nidiacei dipende molto dalla temperatura: quelle basse favoriscono quello maschile, per cui verificheremo anche questo nella nuova schiusa".
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