"Le opere d'arte del
Premio Termoli del valore stimato di 2,3 milioni, patrimonio
inalienabile del Comune di Termoli, devono restare al pubblico".
Così Marcella Stumpo, consigliere comunale della Rete della
Sinistra Termolese, all'indomani della decisione della
Prefettura di Campobasso di non riconoscere la Fondazione Macte
(Museo d'arte contemporanea), costituita dalla precedente
amministrazione comunale come ente con personalità giuridica.
"Non possono essere date in comodato d'uso a una fondazione dove
la parte pubblica (Comune) è in minoranza rispetto al partner
privato - ha aggiunto Stumpo - Tutte le opere del Premio Termoli
appartengono alla collettività in quanto patrimonio inalienabile
del Comune. Nel nostro ordinamento non esistono fondazioni di
fatto per cui questo ente non può agire non avendo personalità
giuridica. Esistono irregolarità. L'idea di un museo è ottima,
ma rimanendo a gestione totalmente pubblica. Il sindaco ha 12
giorni per prendere iniziative".
Sulla vicenda è stata presentata una mozione con la quale si
"impegna il sindaco e la Giunta a riacquisire senza indugio la
piena disponibilità dei locali, degli impianti e delle opere
conferiti in comodato d'uso alla Fondazione Macte. Si impegna a
garantire una gestione pubblica dei locali, impianti ed opere; a
redigere con la massima cura un dettagliato inventario delle
opere riacquisite, a riservare almeno l'1% delle entrate
correnti al Macte, ad elaborare al più presto un nuovo progetto
per la conservazione e valorizzazione del Macte al fine di
stabilirne il futuro assetto giuridico ed organizzativo a guida
pubblica".
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