Ferite dopo essere
finite nelle reti a strascico, poi recuperate, sono in buona
salute e hanno trovato una famiglia: gli alunni dell'elementare
di Portocannone (Campobasso) le hanno adottate. Sono Giulia,
Indomita, Tiche e Vanessa, 4 tartarughe marine curate nel Centro
recupero e riabilitazione tartarughe marine 'Cagnolaro' del
Centro studi Cetacei di Pescara. La scuola "John Dewey", plesso
di Portocannone, ha ricevuto i certificati di adozione
rilasciati dal 'Cagnolaro', consegnati oggi agli scolari dai
volontari di Ambiente Basso Molise Lino Zoglio e Luigi Lucchese.
Giulia è una caretta caretta di 7 anni, pesa 4,3 kg, finì
accidentalmente nelle reti al largo di Giulianova (Teramo) il 9
dicembre 2019; stessa sorte per Indomita, 5 anni, 2,9 kg, finita
in una rete il 28 novembre; Tiche, 6 anni, trovata in fin di
vita a Vasto (Chieti) il 6 marzo 2015 con una grave infezione
agli occhi, pesa 3,30 kg. Vanessa, salvata al largo di Ortona
(Chieti), ha 8 anni e pesa oltre 10 kg.
Inquinamento, rifiuti, plastiche, traffico nautico e catture
accidentali durante le attività di pesca minacciano
costantemente le tartarughe che nuotano nel Mediterraneo e che
cercano spiagge adatte alla nidificazione. "Con il contributo
versato dagli alunni della 'John Dewey' potranno essere
garantite le cure necessarie per la loro guarigione. Un esempio
da imitare" hanno dichiarato i volontari di Ambiente Basso
Molise.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA