Dalla candidatura a Capitale
della Cultura per dire al mondo: "Isernia esiste", alla
notorietà piovuta all'improvviso, perché è l'unica provincia
senza casi accertati di Covid-19, il passo è stato brevissimo.
Il sindaco, Giacomo d'Apollonio, fa gesti scaramantici
cercando le chiavi in tasca per toccare ferro. "Guardi che non
sono l'unico qui - commenta - in molti hanno fatto incetta di
corni, cornetti e ferro di cavallo. Certo saremo stati più
orgogliosi se l'attenzione nazionale fosse stata calamitata
dalla candidatura". Ma fa capire che Isernia è una provincia
'sana' sotto molti punti di vista, non solo virali. "Non
abbassiamo la guardia. Siamo circondati da dal virus, siamo
pochi (85mila abitanti in tutta la provincia), i boschi ci
aiutano a rimanere isolati". D'Apollonio spiega: "Il nome Italia
nasce proprio qui con la prima Lega Italica di cui Isernia era a
capo. Ci piacerebbe ritornare al centro della storia, ma con
profili diversi da quello attuale e con crescita economica e
sociale".
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