"La festa dell'Europa cade nel
momento più drammatico che l'intera comunità sta vivendo dalla
sua fondazione. Ci sono state ampie polemiche e discussioni sul
ruolo che l'Unione riveste, sulla sua effettiva capacità di
prevenzione e risoluzione dei problemi e sulla vicinanza alle
esigenze dei singoli Stati membri pur mantenendo il suo spirito
corale". Così il presidente della Regione Molise Donato Toma
alla vigilia della ricorrenza del 9 maggio. "La questione non è
se vogliamo più o meno Europa - ha aggiunto - il nodo centrale è
che vogliamo un'Europa più giusta. Che sia madre e non matrigna,
sappia ascoltare e non voltarsi dall'altra parte. Che sia
concreta e non teorica. Con questo auspicio dobbiamo riaffermare
il senso stesso dell'Unione europea, quello dell'unità e della
solidarietà fra i popoli, che non può esaurirsi in mera
affermazione di principio, ma deve essere corroborato da
un'azione comune che impegni i Governi nazionali a far sì che
esso si traduca in azioni utili e determinanti. E ciò deve
avvenire oggi più che mai".
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