La curva dei contagi in Molise
è in preoccupante ascesa e oggi fa registrare una nuova
impennata dei casi: 49, a fronte di 525 tamponi processati.
Negli ultimi giorni i casi di positività al coronavirus sono
notevolmente aumentati facendo registrare anche alcuni decessi
(26 in totale quelli da inizio dell'emergenza). Dal riscontro
dei dati diffusi nel pomeriggio dall'Azienda sanitaria regionale
(Asrem), si apprende che il numero totale degli attualmente
positivi in regione è 214, 10 i ricoverati nel reparto di
malattie infettive dell'ospedale Cardarelli di Campobasso,
nessuno in terapia intensiva. Gli asintomatici a domicilio sono
178, quelli nelle Case di riposo 18, mentre il totale dei
soggetti in isolamento è 309, 3 quello dei guariti nelle ultime
24 ore, 555 dall'inizio dell'emergenza. Le visite domiciliari
attualmente effettuate dalle Unità speciali di continuità
assistenziale (Usca) sono 763. Preoccupazione per i contagi
registrati in alcune scuole della regione, sia in provincia di
Campobasso che in quella di Isernia, con i sindaci che hanno
disposto la sospensione delle attività. Dal mondo della politica
intanto arriva un appello al CTS regionale per l'emergenza
Covid, al governatore Donato Toma, e al direttore generale
dell'Asrem, Oreste Florenzano. A scrivere è la capogruppo del Pd
in Consiglio regionale Micaela Fanelli che chiede, tra l'altro,
"di valutare la possibilità di istituire su tutto il territorio
regionale i 'Drive-in Covid', attivando al contempo i medici di
base per effettuare test orofaringei e coordinare l'assistenza
sul territorio domiciliare anche reclutando infermieri di
comunità e le Usca per eseguire tamponi a domicilio". Intanto
sul fronte del vaccino antinfluenzale Toma ha spiegato: "I
nostri sforzi si sono concentrati nella Conferenza delle Regioni
per il riordino dei vaccini: il Molise aveva una carenza per
quei soggetti fragili previsti dalle normative e quindi
l'accordo è stato trovato con quelle regioni che avevano
eccedenze dovute ad un numero maggiore di abitanti e che avevano
acquistato vaccini oltre il minimo. Sono stati ceduti lotti da
regioni più grandi e l'eccedenza del 1,5% verrà poi riceduta ai
privati ossia le farmacie".
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