"La lettura del Piano Aziendale
per la gestione dell'emergenza coronavirus lascia non pochi
dubbi sull'esigibilità del diritto alla salute di tutti noi". È
quanto si legge in una nota di Cittadinanzattiva Molise. Il
documento, recentemente redatto dall'Azienda sanitaria regionale
(Asrem), fa sapere l'organizzazione, "prevede che le misure
organizzative siano volte ad assicurare il mantenimento dei
Livelli essenziali di assistenza (Lea), e il trattamento delle
patologie tempo dipendenti. Nello stesso tempo però, non vengono
indicate né risorse, né modalità, né i luoghi, elementi
indispensabili di sicurezza e di trasparenza. Forse è sfuggito
qualcosa - prosegue la nota - perché l'ospedale Cardarelli di
Campobasso quale centro Hub per la gestione Covid, con i vincoli
logistici, strutturali e architettonici, dovrà progressivamente
reclutare i posti letto per sommarli a quelli già attivi, in
base all'andamento epidemiologico. Questo significa sovvertire
la precedente organizzazione, mettendo a rischio la salute dei
pazienti con altre patologie. Nello stesso tempo - afferma
Cittadinanzattiva - l'Asrem rassicura che anche con un ulteriore
peggioramento del quadro epidemiologico, sosterrà ogni ulteriore
sforzo organizzativo nell'interesse esclusivo dei cittadini e
degli operatori sanitari e a tutela del diritto alle cure
costituzionalmente garantita. Le criticità dalle scorse
settimane e soprattutto degli ultimi giorni, sia di operatori
sanitari, in affanno nei loro turni, che di cittadini imbattuti
al Pronto soccorso, senza ricevere adeguate cure, poi trasferiti
altrove mettendo a rischio la propria vita, ci deve far
riflettere che forse l'esigibilità al diritto costituzionalmente
garantito, ha da un po' lasciato la nostra regione. Perché le
criticità tra ospedale e territorio erano già esistenti e la
pandemia le ha fatte emergere fortemente". Cittadinanzattiva
chiede "che vengano adottate tutte le misure atte a
salvaguardare la salute dei cittadini e di fare una stesura dei
protocolli tra i professionisti della Salute, partendo dai
Farmacisti, professionisti competenti impegnati sul territorio
al servizio della collettività ed elemento indispensabile e
necessario per tutta la popolazione, che porterebbe grossi
sgravi al Ssr". Inoltre, invita la Regione "a sollecitare
l'implementazione delle attività di testing negli studi dei
Medici di medicina generale (Mmg) e dei Pediatri di libera
scelta (Pls) e, ove non sia possibile, per la non disponibilità
degli stessi, in alternativa, ad organizzare con i Comuni
iniziative rivolte alla popolazione per il
mantenimento/incremento di un monitoraggio adeguato per la
sicurezza dei singoli e della collettività.
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