In Molise le maggiori criticità
per la campagna vaccinale sono dovute alla carenza di personale
sanitario e amministrativo da impiegare nelle operazioni di
somministrazione. È quanto emerge dall'informativa fornita dal
presidente della Regione Donato Toma ai componenti del Tavolo
regionale Covid istituito presso la presidenza del Consiglio
regionale. Il governatore ha poi riferito che il Commissario ad
Acta per la sanità, Angelo Giustini, in accordo con le
istituzioni nazionali e l'Azienda sanitaria regionale (Asrem),
ha predisposto un piano vaccinale regionale, suscettibile di
modificazione "a seconda della concretizzazione delle varie fasi
della campagna e delle evoluzioni delle situazioni nel contesto
regionale".
Intanto l'Asrem sta provvedendo all'organizzazione delle
diverse equipe vaccinali, utilizzando personale medico e
infermieristico volontario. Per ogni equipe sono necessari un
medico, due infermieri, un Oss e un operatore amministrativo per
la registrazione sul sistema delle singole operazioni. È stato
chiesto ai 136 sindaci di promuovere la ricerca di volontari
amministrativi; analoga richiesta, ma per il personale
sanitario, è stata fatta all'Ordine dei medici di Campobasso e
di Isernia e al Collegio degli infermieri delle due province.
Nei primi giorni di gennaio saranno operative anche le Unità
speciali di continuità assistenziale (Usca) di Agnone (Isernia)
e di Riccia (Campobasso). Il direttore generale dell'Asrem,
Oreste Florenzano, ha riferito che i vaccini saranno stoccati in
tre strutture a Campobasso, Termoli (Campobasso) e Isernia, ma
al momento sono state attivate, su richiesta delle competenti
autorità nazionali, solo le prime due, mentre "al verificarsi di
necessità e di conseguenti decisioni sarà attivata anche quella
di Isernia".
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