Il referto dell'Istituto
Zooprofilattico di Avezzano (L'Aquila) ha escluso l'ipotesi più
temuta: il lupo trovato senza vita a Villetta Barrea (L'Aquila)
il 3 febbraio scorso è morto "a causa di molteplici lesioni
riportate dopo un'aggressione da conspecifici". Lo fa sapere il
Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) ricordando che,
a un primo controllo, le uniche due lesioni visibili
esternamente erano due grossi fori, che apparivano come
l'entrata e l'uscita di un solo colpo di arma da fuoco.
"Solamente con l'aiuto della necropsia è stato possibile
accertare la presenza di molteplici lesioni politraumatiche
concentrate sotto il collo dell'animale e non visibili
dall'esterno ed in superficie, lesioni coerenti con
un'aggressione di canidi - si legge in una nota dal Pnalm -
sgombrando così il campo da una prima ipotesi tutt'altro che
confortante per le innumerevoli ripercussioni".
Ciò che non è stato possibile comprendere, spiega il Parco, è
se l'animale sia stato aggredito da un branco di altri lupi o da
un branco di cani vaganti o rinselvatichiti. "Seppure la morte
di un animale è sempre da considerarsi un triste accadimento -
dichiara il Direttore del Pnalm Luciano Sammarone - il referto
della necroscopia ci ha rincuorato molto perché significa che il
rapporto tra popolazioni locali e fauna del Parco è saldo e
sano, seppure con qualche momento di criticità. Di questo siamo
orgogliosi e colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro, tra
cui anche molti amministratori locali, che hanno espresso
sentimenti di preoccupazione rispetto all'ipotesi di uccisione
per arma da fuoco".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA