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Governo: Ortis(M5s), 'no' fiducia a Draghi

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Governo: Ortis(M5s), 'no' fiducia a Draghi

Senatore, questa volta impossibile seguire linea Movimento

CAMPOBASSO, 18 febbraio 2021, 11:38

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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'No' alla fiducia al Governo Draghi. Tra i 15 senatori del M5s cosiddetti 'dissidenti', anche il molisano Fabrizio Ortis che in una nota stampa ha spiegato le ragioni della sua decisione.
    "In passato - ha detto - com'è naturale e com'è successo a tutti, ho avuto dei mal di pancia in merito a certe scelte fatte dal Movimento ma, alla fine, mi sono sempre adeguato alla volontà del nostro collettivo, dentro e fuori il Parlamento: il gruppo è più importante dell'individuo, e il Movimento era più importante dei malumori dei singoli. Questa volta però proprio non ce l'ho fatta ad agire diversamente. Prima di prendere la mia decisione ho comunque atteso la nomina dei ministri, la fine delle consultazioni e il suo discorso: tutte cose che, però, hanno solo aggravato il desolante quadro che andava preparandosi. Basta spulciare le biografie dei manager e dei bocconiani da lui scelti come ministri 'tecnici'. Per non parlare - ha osservato il senatore - della squadra scelta da Forza Italia. Nel complesso, un governo a trazione settentrionale, di chiara impronta neoliberista. Non basta un ministero della transizione ecologica per far dimenticare tutto questo. Il Governo Draghi è il simbolo di tutto ciò che il M5s ha sempre combattuto, e addirittura tutto ciò a cui deve la sua stessa esistenza: senza Draghi, Monti e gli altri tecnocrati, senza Forza Italia e Berlusconi, le nostre Stelle non sarebbero neppure mai sorte. Rispetto i miei colleghi che hanno deciso diversamente e li ringrazio del percorso fatto finora insieme - ha aggiunto - ma non posso e non voglio andare contro la mia storia, le mie battaglie e i miei principi sostenendo un governo che non riflette tutto ciò in cui ho sempre creduto e per cui ho lottato. Voglio continuare le battaglie del Movimento insieme ai miei colleghi: quelli che, come me, hanno detto 'no', e quelli che, pur dicendo 'sì', nutrono le mie stesse preoccupazioni.
    Spero ci sia spazio per farlo all'interno del mio gruppo politico ma, se così non fosse - ha concluso - lavorerò per un progetto alternativo nel quale impegnarmi per il mio territorio e il mio Paese".
   

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