"Valutare con cortese urgenza
la possibilità di adottare/attuare un diverso protocollo per le
terapie domiciliari dei pazienti Covid, sollecitando in tal
senso anche le Autorità centrali", un "protocollo terapeutico
che si ritiene più efficace rispetto a quello attuale che
prevede unicamente una 'vigilante attesa' e somministrazione di
fans e paracetamolo". È la richiesta inviata da 92 sindaci del
Molise al ministro della Salute, Roberto Speranza, al presidente
della Regione, Donato Toma, al Commissario ad Acta per la
sanità, Angelo Giustini, ai vertici dell'Asrem e ai presidenti
degli Ordini dei Medici di Campobasso e di Isernia. I sindaci
fanno rilevare che "le linee guida del ministero della Salute
della 'vigile attesa' circa il trattamento domiciliare del
contagio da Covid-19 risulterebbero poco adeguate, come
evidenziato anche da una recente sentenza del Tar Lazio che, con
un'ordinanza cautelare, ha sospeso l'efficacia della nota Aifa
del 9 dicembre 2020 recante 'principi di gestione dei casi
Covid19 nel setting domiciliare' nella parte in cui, nei primi
giorni di malattia da Sars-covid, prevede unicamente una
'vigilante attesa' e somministrazione di fans e paracetamolo, e
nella parte in cui pone indicazioni di non utilizzo di tutti i
farmaci generalmente utilizzati dai Medici di medicina generale
(Mmg) per i pazienti affetti da Covid". Nel motivare la
richiesta i sindaci fanno anche riferimento "ai risultati avuti
nella Regione Piemonte che, adottando un nuovo protocollo a
partire dalla provincia di Alessandria, ha conseguito un
drastico crollo di ricoveri e decessi".
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