"Ci aspettavamo di riaprire le
attività dopo quasi due mesi di stop ed invece dobbiamo restare
ancora chiusi". A parlare sono i titolari di negozi di
abbigliamenti di Termoli, tra i più colpiti dalla crisi dovuta
alla pandemia da Covid-19 che ha interessato la città ed il
Basso Molise.
I gestori delle attività del centro cittadino si sono recati
oggi in Comune per una manifestazione di protesta e la richiesta
di un incontro al sindaco Francesco Roberti a seguito del
prolungamento della zona rossa a Termoli rispetto ad altri paesi
molisani. Tale situazione penalizza fortemente la categoria.
"Dallo scorso 8 febbraio siamo fermi - aggiungono alcune
commercianti - mentre con l'ingresso in zona arancione varie
attività hanno potuto riaprire per non parlare delle profumerie
rimaste sempre aperte così come l'abbigliamento dei bambini. Ci
siamo organizzate in perfetta sicurezza, abbiamo acquistato i
macchinari per tenere gli ambienti sempre sanificati ed alla
fine non riusciamo a riaprire. E' inaccettabile".
Secondo gli operatori, l'abbigliamento adulto non è meno sicuro
rispetto ad altre attività.
Il primo cittadino Roberti, oggi in Provincia di Campobasso,
riceverà una delegazione della categoria domani mattina in
Municipio.
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