Presidio davanti al Consiglio
regionale del Molise organizzato dalla Faisa-Cisal che lamenta
disfunzioni nel Trasporto pubblico locale (Tpl). "A oltre tre
anni dall'insediamento della nuova amministrazione - spiega
l'organizzazione sindacale - dobbiamo registrare, ancora una
volta, la pessima gestione di un'attività importante e trainante
come quella del Tpl". Le principali ragioni della protesta:
"Bando di gara: nulla, solo un inutile spreco di risorse per uno
studio che non ha dato alcuna soluzione, ma ha, addirittura,
fatto fare un passo indietro in tema di lotti in gara. Il
precedente bando, che aveva ricevuto importanti adesioni, è
stato inopinatamente abbandonato. Bigliettazione telematica,
controllo flussi passeggeri e flotta autobus: nulla - osserva il
sindacato - il settore è fra i più arretrati d'Italia".
Dito puntato anche sul parco autobus, ritenuto obsoleto,
"nonostante la Regione compensi, dal 2011, le quattro maggiori
aziende con l'ammortamento di autobus nuovi e nonostante il
Governo abbia previsto il rinnovo del parco autobus, dal 2015,
con notevoli risorse". Altra questione, le fermate di servizio:
quelle in regola con il Codice della strada "sono praticamente
assenti, con rischio per l'utenza e per l'autista".
Tra le rimostranze, quella che riguarda il Fondo integrazione
salariale. "La riduzione dei trasporti, durante la pandemia, ha
comportato l'adozione dello strumento dell'integrazione
salariale anche per il settore, però c'è stato un abuso delle
ore richieste, con aggravamento dei sacrifici economici da parte
degli autisti. Eppure - evidenzia Faisa-Cisal - le società hanno
ricevuto un compenso del 70% dei km soppressi, riceveranno un
contributo per i biglietti non fatti, si sono sgravate del costo
del personale, non hanno sopportato i costi per i km soppressi".
Infine, assenza dei controlli. "Gli autisti sono costantemente
sottoposti a provvedimenti disciplinari, anche quando rispettano
le norme del CdS, costretti a percorrere percorsi vietati,
esposti ai contagi da Covid-19. Viceversa, non abbiamo notizia
di qualche sanzione alle aziende, la Regione funziona
esattamente come un bancomat, rimborsi a pie' di lista".
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