"La gente non va impaurita, ma
educata, accompagnata. Serve la speranza e non la fuga, la lotta
e non la paura. La pandemia ci ha detto che i problemi grandi li
dobbiamo affrontare insieme, tutti sulla stessa barca. Il
problema da affrontare è il virus, ma è anche la nostra paura".
Lo ha detto l'arcivescovo di Campobasso, monsignor Giancarlo
Bregantini, durante l'omelia della messa celebrata questa
mattina per la festa del patrono del capoluogo molisano, San
Giorgio. "Nessuno deve essere lasciato solo - ha aggiunto -,
ora serve coraggio per un futuro da rischiare e non da temere,
per riaprire con fiducia gli spazi della vita e del lavoro".
Bregantini ha poi parlato degli operatori sanitari, dei
lavoratori in difficoltà, dei poveri e dei problemi della scuola
durante l'emergenza sanitaria. "Sono tanti i bambini che non
hanno i mezzi adeguati per seguire la didattica a distanza - ha
detto affrontando in particolare questo tema -. Una maestra ci
ha detto che ad aprile avanzato ci sono bimbi che in prima
elementare ancora non sanno scrivere". L'arcivescovo infine ha
ricordato le vittime del covid: "Con grande commozione il nostro
pensiero va ai tanti morti di questa pandemia che sembra non
finire mai".
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