L'artista Bruna Esposito con
"Oro Colato" vince nella sezione Arti Visive il "Premio
Termoli", una delle manifestazioni d'arte contemporanea del
Comune di Termoli più longeve nel panorama italiano che, dal
1955, ha portato nel centro adriatico alcuni degli artisti più
importanti del secondo Novecento.
I voti sono stati raccolti al museo tra i visitatori della
62/a edizione della kermesse artistica, tra il 19 maggio e il 29
agosto. Nella giornata di domenica la cerimonia conclusiva alla
presenza di artisti, giurati e del Comune di Termoli
rappresentato dall'Assessore comunale alla cultura e turismo
Michele Barile.
La giuria della Sezione Arti Visive, composta da Laura
Cherubini, Caterina Riva e Andrea Viliani, ha conferito il
premio a un'opera individuata dalla giuria tra le dodici in
mostra: "Oro Colato - As the gospel truth" di Bruna Esposito,
che entra a far parte della collezione permanente del Premio
Termoli al Macte (Museo d'Arte contemporanea).
Il premio mostra, invece, che consiste nella produzione nel
corso del 2022 di una mostra personale e della pubblicazione di
un catalogo monografico dell'artista vincitore, va a Renato
Leotta mentre Giuseppe Stampone si aggiudica il premio del
pubblico
Per la nuova Sezione Architettura e Design vince lo studio
"About • architecture & photography" di Giuditta Matarrese e
Annamaria Santarcangelo di Bologna. Menzioni d'onore a Atelier
Biagetti, Agostino Iacurci, Riccardo Previdi e Studio Strato.
Menzione speciale a Pietro Airoldi e Michele Maria Cammarata.
Per la Sezione Architettura e Design, introdotta quest'anno
per la prima volta e che prevede la realizzazione di una serie
di pensiline che copriranno il percorso della rete del servizio
pubblico urbano, la giuria, composta da Laura Cherubini,
Domitilla Dardi, Paolo De Matteis Larivera, Angela Rui e Andrea
Viliani, assegna il primo premio allo studio bolognese ma sono
stati consegnati riconoscimenti anche ad altri progettisti
perchè particolarmente meritevoli.
Il progetto darà il via, attraverso un elaborato concordato tra
Fondazione MACTE e gli architetti, in un percorso di riflessione
sui rapporti tra arte, architettura, design e spazio urbano.
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