"Nonostante siano passati tre
anni dal terremoto che nell'agosto 2018 colpì il Basso Molise,
nonostante ci siano 39 milioni di euro a disposizione,
nonostante il presidente della Regione, Donato Toma, abbia
preteso e sia stato nominato Commissario straordinario dal
Governo nazionale nel 2020, la ricostruzione non è ancora
nemmeno cominciata". Lo affermano i consiglieri regionali del
Pd, Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla, annunciando di aver
presentato un'interrogazione al governatore-commissario Donato
Toma "per comprendere quale sia, nel dettaglio, la situazione e
conoscere le azioni a tutela delle popolazioni dei Comuni
interessati". "Un atto - spiegano - sollecitato da più parti,
dai sindaci alle persone sfollate, che da oltre 3 anni vivono lo
sconforto dell'inazione e dell'incertezza, consci che la mancata
ricostruzione sta determinando anche un consistente spreco di
soldi pubblici destinati all'autonoma sistemazione per centinaia
di famiglie senza più casa".
Per gli esponenti della minoranza, però, i 39 milioni di euro
già disponibili sono insufficienti "stando alle schede inviate
dai sindaci, da cui risulterebbero 333 edifici privati da
ricostruire in tutto il cratere sismico, per circa 42 milioni di
euro di fabbisogno stimato, ed oltre 50 invece sono gli edifici
pubblici, per circa 10 milioni di euro".
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