Carenza di personale e rapporti
con i privati accreditati, sbilanciati a favore di questi
ultimi. Sono, in sintesi, alcune criticità della sanità molisana
evidenziate dai consiglieri regionali del M5s che, a loro
avviso, non vengono risolte nel Programma operativo
straordinario (Pos) 2019-2021 recentemente adottato dal
Commissario ad Acta e governatore del Molise, Donato Toma. "Il
Piano operativo sanitario - spiegano in una nota - dovrebbe
tenere conto di queste enormi criticità, per risanare i nostri
conti e, al contempo, offrire servizi migliori ai cittadini. In
quello recentemente approvato dal governatore-commissario -
aggiungono - occorreva essere più incisivi in merito ai
contratti con i privati. Una volta per tutte bisogna fissare i
tetti e limitare le prestazioni extraregionali a istituti quali
Neuromed di Pozzilli (Isernia) e Gemelli Molise di Campobasso
che continuano a far 'pesare' la loro forza contrattuale". La
'questione' sanità sarà al centro del Consiglio regionale
monotematico in programma lunedì 27 settembre, alle 10:30
durante il quale, fanno sapere i Cinquestelle, "inviteremo il
Presidente-Commissario a ritirare il Pos 2019-2021 che non
risolve le varie emergenze. Occorre a nostro avviso - osservano
- una seria opera di concertazione per rispondere ai bisogni dei
molisani, tanto per il Pos in discussione che per quello
riferito al triennio 2022-2024. Coinvolgere il Consiglio, gli
operatori del settore e le amministrazioni locali non è un
esercizio di stile: è necessario. Così come è ormai
improcrastinabile rivedere i contratti scaduti con i privati
accreditati, fissando un tetto per l'extrabudget e ristabilendo
le giuste priorità. Il sistema sanitario regionale, pubblico e
privato - terminano - non può e non deve trascurare le esigenze
di cura dei cittadini molisani".
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