Per la Cgil Molise, che questa
mattina ha organizzato un presidio presso la sede del Consiglio
regionale in seduta monotematica sulla sanità, il Programma
operativo straordinario (Pos) 2019-2021 adottato recentemente
dal Commissario ad Acta e governatore, Donato Toma, è
"inaccettabile e rischia anche di essere rigettato perché
incostituzionale mancando di passaggi consultivi vincolanti per
la sua attuazione". Il documento è al vaglio del Tavolo tecnico
ministeriale Mef-Salute. "Da una prima lettura del documento -
osserva il sindacato - si evincono questioni di merito che fanno
pensare all'inadeguatezza del Piano che si dovrebbe adottare per
un territorio come il Molise. La prima cosa che non convince è
che si propone l'ennesimo svuotamento dell'offerta sanitaria
pubblica regionale con l'implementazione di convenzioni 'fuori
regione' con L'Azienda Sanitaria "Chieti-Vasto-Lanciano", con
l'Aorn 'Cardarelli' e Aorn 'Santobono' di Napoli, con la Ao
'Rummo' Benevento, e con l'Aou 'Ospedali riuniti di Foggia". La
Cgil ritiene inoltre che "la presentazione del Pos in perfetta
solitudine sia l'ultima goccia che ha fatto traboccare un vaso
già colmo che rappresenta l'immagine decadente dell'attuale
Governo regionale. Si corre il rischio che questo modus operandi
diventi contagioso se solo si pensa all'esautoramento di
funzioni del Consiglio regionale che sembra diventato un
teatrino buono per lavare panni sporchissimi di 'famiglia'".
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