Firmato oggi l'accordo
sindacale che dà il via alla nuova vita dello stabilimento
Unilever di Pozzilli (Isernia), al centro di un progetto
pluriennale di riconversione industriale che lo trasformerà in
uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di
plastica riciclata e l'unico nel sud Italia.
L'intesa, che sancisce il passaggio degli attuali lavoratori
dello stabilimento nella nuova società, è stata siglata da tutte
le parti sociali coinvolte, a margine dell'incontro organizzato
tra Unilever, P2P (la nuova joint venture paritetica costituita
da Unilever e Seri Industrial che acquisirà tutti gli asset del
sito) e i rappresentanti sindacali interni ed esterni al sito.
La nuova società gestirà la graduale riconversione del sito
Unilever, in cui attualmente si producono detergenti per la
pulizia della casa e degli indumenti che, in 24 mesi dal
trasferimento del sito alla società P2P, sarà interamente
dedicato alla produzione di plastica riciclata.
"Il progetto di riconversione - si legge in una nota -
consentirà a Unilever di progredire in maniera ancora più veloce
verso l'ambizioso obiettivo di un mondo senza rifiuti. Questo
traguardo prevede il dimezzamento dell'utilizzo di plastica
vergine per il proprio packaging entro il 2025, incrementando
del 25% l'utilizzo di plastica riciclata post-consumo. Obiettivo
che rientra nella più ampia strategia globale di Unilever 'Clean
Future', volta a ridurre l'impronta di carbonio dei propri
prodotti destinati alla pulizia e al bucato mantenendone
inalterate o aumentandone le prestazioni".
"Con la sottoscrizione degli accordi sindacali di oggi -
commenta Gianfranco Chimirri, dirigente Unilever e responsabile
del progetto - si chiude un percorso di due anni che porta a un
risultato straordinario che mi rende orgoglioso sia come manager
di Unilever sia come italiano e meridionale. Abbiamo raggiunto
tutti gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo prefissati:
transizione ecologica del sito verso una produzione di plastica
riciclata con le tecnologie più avanzate del settore,
salvaguardia dei livelli occupazionali diretti e dell'indotto,
supporto finanziario e investimento su scala nella
riqualificazione dei lavoratori".
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