La Capitaneria di Porto di Termoli
ha nuovi alloggi a disposizione degli operatori attivi in
città. Otto posti letto dislocati in tre stanze con più accessi
all'area portuale sono stati realizzati in un edificio adiacente
la sede della Guardia costiera. Gli interventi, durati un anno,
sono stati predisposti dal Provveditorato delle Opere pubbliche
di Napoli, sede di Bari e commissionati dal Comando generale
delle Capitanerie con fondi nazionali. La cerimonia di
inaugurazione, presieduta dal Comandante del Porto Amedeo
Nacarlo, ha visto la partecipazione degli ufficiali della
Guardia costiera, del sindaco Francesco Roberti e del Vescovo
della Diocesi di Termoli-Larino Gianfranco De Luca. "E' un
appuntamento molto importante e significativo che coincide con i
festeggiamenti di Santa Barbara, la nostra patrona - ha
dichiarato il Comandante Nacarlo - In queste circostanze si
festeggiano soprattutto i marinai, coloro i quali lavorano ogni
giorno per le forze armate e capitanerie di porto. Il Comando,
con questa inaugurazione, ha fatto il miglior dono possibile a
questi ragazzi, dando loro la possibilità di migliorare la loro
qualità di vita. Vivendo in un ambiente più dignitoso, il loro
servizio sarà svolto sicuramente meglio". Il Comandante Nacarlo
sottolinea come i nuovi alloggi rafforzino il legame con il
territorio.
Per il primo cittadino Roberti si tratta di "un ulteriore
tassello per lo sviluppo del porto. Ringrazio sempre la
Capitaneria per quello che fanno e anche per quello che hanno
fatto in questi giorni dopo l'affondamento dei due pescherecci".
Roberti ha colto l'occasione per inviare al Presidente della
Regione Molise Donato Toma la richiesta di aiutare le due
famiglie proprietarie delle imbarcazioni affondate. "Bisogna
ritenere questa una calamità naturale come avviene per
l'agricoltura - ha aggiunto il sindaco -. L'affondamento è
dovuto alle condizioni meteo. Anche da parte delle Istituzioni
deve esserci maggiore attenzione nei riguardi della marineria e
dei pescatori. E' un lavoro sacrificante, il loro, fondamentale,
ma soprattutto un lavoro che fa parte della nostra storia e a
maggior ragione va salvaguardato".
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