Continua il trend positivo
nell'utilizzo dello smart working come forma di investimento
strategico tra le imprese che hanno investito in innovazione.
Nel periodo pre-pandemico la percentuale era al 23,3%, mentre
nel 2020 è aumentata al 40,4% per arrivare al 41% nel 2021. E'
quanto emerge dai dati del Sistema informativo Excelsior, su
elaborazione Unioncamere-Anpal diffusi dalla Camera di commercio
(Cciaa) del Molise. Anche in Molise la percentuale di imprese
che ha investito in smart working è aumentata sensibilmente, da
circa il 27% tra il 2016 e il 2020, a circa il 37% nel 2021,
dato nel quale va considerata anche la grande incidenza del
settore della Pubblica amministrazione. Gli investimenti
strategici in lavoro agile delle imprese sono diversificati in
base al settore di attività: nel settore industria i livelli più
elevati sono stati raggiunti dalle imprese delle Public
utilities (energia, gas, acqua e ambiente) con una percentuale
pari al 60%, mentre nei servizi circa il 68% delle imprese
hanno effettuato investimenti per l'adozione di strumenti di
lavoro agile. In Molise i settori di attività che più hanno
visto lo sviluppo delle modalità di lavoro agile, si nota il
boom in settori quali 'altri servizi alle imprese e alle
persone' con il 39% (+20,2 punti percentuali rispetto al periodo
precedente), mentre sui 'servizi culturali, sportivi e altri
servizi alle persone' non è possibile effettuare un vero
confronto in quanto la percentuale di imprese che avevano
effettuato investimenti in adozione di strumenti di lavoro agile
nel 2016-2020 risultava poco significativa. I settori con la più
bassa percentuale di investimenti sono quelli a minore
propensione strutturale a questa innovazione come 'commercio al
dettaglio', 'servizi di alloggio e ristorazione' e 'servizi
turistici': per i primi c'è stato un incremento di 3,6 punti
percentuali, per i secondi un incremento di 7,2.
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