A Roma davanti al Ministero delle
politiche agricole per chiedere sostegno contro il "caro
gasolio". Un gruppo di pescatori della flotta di Termoli
(Campobasso) protesta per la grave situazione in cui si trova la
marineria in Italia, attualmente ferma dopo aver proclamato lo
stop delle battute di pesca per sette giorni. Solo in Molise
sono circa 500 gli operatori complessivamente attivi su
pescherecci a strascico, vongolare e imbarcazioni per piccola
pesca. Altre delegazioni sono arrivate da varie regioni
d'Italia.
"Chiediamo aiuti e sostegni per fronteggiare il rincaro del
costo del gasolio" spiega la delegazione molisana composta da
armatori di pescherecci attualmente fermi in porto. "Uscire in
mare in queste condizioni non è più possibile - aggiungono - Se
non arriveranno delle integrazioni sarà difficile continuare ad
assicurare le battute di pesca. Il prezzo di vendita per il
rifornimento dei motopescherecci è oggi pari ad 1,15 euro per
litro. Se pensiamo che solo un anno fa il prezzo era di 0,40
centesimo per litro, ne scaturisce come il costo del carburante
per un'uscita in mare di 24 ore di un peschereccio di medie
dimensioni sia passato da circa 500 euro circa a 1.400 euro".
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