Il Congresso itinerante della
Federazione nazionale degli ordini delle professioni
infermieristiche (Fnopi) farà tappa in Molise il prossimo 25
marzo con un incontro al Convitto 'Mario Pagano' di Campobasso
in programma alle 15 per fare il punto sulle necessità reali
dell'assistenza. Nell'occasione ci sarà anche la premiazione
delle 'buone pratiche' infermieristiche che hanno consentito di
tenere alta l'asticella dell'assistenza. Intanto dalla Fnopi
arrivano alcuni dati relativi al Molise, Regione in Piano di
rientro dal 2007 e commissariata. Dal 2009 al 2019, si legge nel
documento, "si è perso il 26% del personale sanitario con le
punte estreme proprio nel settore dell'assistenza tra infermieri
e medici. Per di più è l'unica Regione assieme alla Calabria a
non aver rispettato i Livelli essenziali di assistenza (Lea), ma
è anche indietro per quanto riguarda i programmi di screening
organizzati (cervice uterina, mammella e colon retto), tanto da
essere tra le Regioni con un scostamento dai valori considerati
normali di persone che hanno effettuato gli esami, giudicato
'non accettabile'". Non va meglio, secondo Fnopi, dal punto di
vista retributivo. "Il blocco dei contratti per razionalizzare
la spesa ha fatto aumentare in dieci anni le retribuzioni solo
grazie a vari automatismi, ma il potere di acquisto non ce l'ha
fatta a tenere gli stipendi 2019 al livello di quelli 2009.
Così, in Molise, gli infermieri hanno 'guadagnato' sulla carta
circa 2.851 euro lordi in questo periodo, ma considerando il
potere di acquisto vanno in negativo a -906 euro nel 2019
rispetto al 2009". In Molise secondo le stime della Fnopi,
servirebbero almeno 500 infermieri in più che diventano oltre
800, di cui almeno 120-150 di famiglia e comunità secondo gli
standard previsti nelle prime bozze del nuovo decreto per
l'assistenza territoriale, considerando le nuove strutture
previste dal Pnrr".
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