Le recenti attività
investigative coordinate dalle Procure molisane "confermano come
nel territorio già da tempo le organizzazioni criminali abbiano
trovato ampi spazi per creare articolazioni logistiche
strumentali al riciclaggio di capitali illecitamente accumulati
sia investendo in attività commerciali e d'impresa, sia
avvalendosi di sofisticati e articolati meccanismi volti a
influenzare il sistema economico e a favorire l'infiltrazione
nell'economia legale". Lo sottolinea la relazione al Parlamento
della Dia per il primo semestre 2021.
"In un contesto territoriale non ancora caratterizzato da
una presenza stabile e strutturata di insediamenti mafiosi,
continua tuttavia a rilevarsi la criticità di alcune aree. Il
Basso Molise e la provincia d'Isernia - si legge nel documento -
attraggono gli investimenti dei sodalizi criminali anche in
misura maggiore per certi aspetti rispetto al capoluogo di
Regione palesando particolare interesse rivolto al settore
immobiliare, alle reti della grande distribuzione commerciale,
al turismo e agli stabilimenti balneari, nonché al settore dei
trasporti, delle scommesse e a quello estremamente remunerativo
degli impianti eolici".
"A conferma del monito lanciato già tre anni fa dal
Procuratore Nazionale Antimafia secondo cui il Molise stava
perdendo le caratteristiche di 'oasi felice' che l'avevano
contraddistinta in passato - si prosegue nel documento - la
Regione ricomincerebbe a rappresentare un polo di attrazione per
le mire espansionistiche extraregionali delle limitrofe
organizzazioni delinquenziali campane e pugliesi che in maniera
silente cercherebbero connivenze con pregiudicati locali anche
stranieri o con rom stanziali. La mafia garganico-foggiana e le
cointeressenze della mafia albanese si affiancano alle realtà
criminali legate a camorra, 'ndrangheta, cosa nostra e in tal
modo il Molise presenterebbe, più di altre Regioni, la
connotazione di essere il punto d'incontro fra diversi interessi
economici appetibili per le consorterie criminali. Di
conseguenza si registrano negli ultimi tempi significative
infiltrazioni in tutti i comparti maggiormente esposti al
rischio di riciclaggio di denaro di provenienza illecita".
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