Nonostante siano passati più
di 30 anni dal 19 maggio 1990, giorno in cui l'omosessualità
venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella
classificazione internazionale delle malattie pubblicata
dall'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), "orientamento
sessuale e identità di genere sono ancora ai primi posti fra le
cause di discriminazione negli spazi pubblici, sul luogo di
lavoro, e persino in famiglia". Lo afferma l'assessore ai
Diritti e alle Pari opportunità del Comune di Campobasso, Paola
Felice, annunciando l'adesione del Comune alla 'Giornata
internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la transfobia e
la bifobia' che si celebra domani al fine di promuovere e
coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per
contrastare il fenomeno in tutte le sue forme e in tutti i Paesi
del mondo.
"L'impegno dell'Amministrazione comunale e dell'intera
comunità - prosegue - è crescente su tutti i temi che
necessitano di divulgare una cultura del rispetto che deve
essere ritenuta un patrimonio di libertà da difendere e, allo
stesso tempo, ampliare il più possibile a favore di ogni
individuo, perché ogni persona, come è giusto che sia, ne possa
usufruire. Campobasso ha intrapreso da tempo un cammino che la
rende oggi, anche grazie alla presenza di luoghi come il 'Centro
Molise Lgbt' inaugurato qualche settimana fa, una città aperta,
inclusiva e accogliente".
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