Una cerimonia sobria, ma nello
stesso tempo piena di contenuti. Ieri sera nella Sala
Costituzione della Provincia di Campobasso è stato consegnato il
'Premio San Giorgio' alla memoria dell'on. Giacomo Sedati
(Lanciano 25 agosto 1921 - Roma 7 gennaio 1984), già
parlamentare della Dc, ministro dell'Agricoltura,
sottosegretario e sindaco di Riccia (Campobasso). Il
riconoscimento, da parte del Centro Studi Molisano che ogni anno
lo conferisce a personalità di origini molisane, o che hanno
svolto tutta o parte della loro opera in Molise, che si siano
particolarmente distinte in uno o più campi della conoscenza
umana. Il premio è stato ritirato dai figli del compianto
parlamentare. Tra gli ospiti, l'on. Gerardo Bianco, esponente di
spicco della Dc, che ha ricordato la figura di Sedati come uomo
e politico. L'ANSA gli ha chiesto se fosse azzardato definire
Giacomo Sedati tenace meridionalista, ma con lo sguardo proteso
verso l'Europa. "Direi che è una definizione correttissima - ha
detto - Sedati aveva un grande spirito di apertura verso i
problemi internazionali. I suoi discorsi sul Mezzogiorno, sia da
ministro dell'Agricoltura, sia quando è stato Presidente del
Comitato dei ministri dell'Agricoltura europei, respirano aria
europea. Non vi è dubbio che aveva insieme le radici della sua
Terra e lo sguardo lontano che si rivolgeva a Strasburgo e
Bruxelles". Uomo e parlamentare della 'periferia', dunque, che
guardava al futuro senza però dimenticare la memoria del
passato. Memoria che, probabilmente, non tutti conservano.
"Questo è un problema di cultura generale - ha evidenziato
Bianco - oggi ci troviamo di fronte ad una alterazione della
cultura storica e politica, ecco perché iniziative come questa
sono importanti e non devono essere solo celebrative, ma devono
servire a riscoprire la storia della Dc e di uomini, come
Sedati, persone che hanno lavorato in contatto con la loro
gente, ma avendo lo sguardo universale sulle grandi questioni".
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