Nel 2020 in Molise sono state
effettuate 258 Interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), in
diminuzione rispetto al precedente anno (288). E' quanto emerge
dalla Relazione del ministro della Salute al Parlamento
sull'attuazione della legge 194/78 che contiene le norme per la
tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria
della gravidanza. Nella grande maggioranza dei casi, le Ivg
effettuate in ciascuna regione riguardano donne residenti nel
territorio di intervento. Nel 2020 percentuali più elevate del
20% di mobilità intra-regionale sono riportate in Campania,
Molise, Calabria e Abruzzo. Dai dati si osserva, inoltre, una
percentuale di immigrazione da altre regioni pari o maggiore del
10% in Umbria, Molise e Basilicata, come negli anni precedenti.
"Tuttavia - si legge nella relazione - per avere un quadro
completo del fenomeno migratorio è necessario conoscere i flussi
in uscita (donne residenti nella regione considerata che vanno
ad abortire in altre regioni). L'esempio di Basilicata e Molise
è paradigmatico: nel 2020 presentano un flusso in entrata pari
rispettivamente al 18,0% e 15,1%, ma hanno anche un consistente
flusso in uscita verso altre regioni, tanto che il tasso di
abortività per residenti in entrambe le regioni è più elevato di
quello per Regione di intervento".
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