La burocrazia 'soffoca' anche i
Comuni, soprattutto quelli di piccolissima dimensione. Tuttavia,
a pagare il conto più salato sono i cittadini che devono
sostenere un costo aggiuntivo pro capite pari a 251 euro
all'anno, che, in termini complessivi, sfiora i 14,5 miliardi di
euro. L'analisi è stata effettuata dall'Ufficio studi della Cgia
per conto dell'Asmel su dati Istat riferiti al 2020. Per poter
ottemperare agli adempimenti richiesti dal legislatore e alle
disposizioni/procedure fissate dai ministeri, scrive la Cgia, è
necessario utilizzare molto personale e impegnare tanto tempo
che, invece, potrebbero essere investiti più proficuamente per
erogare ulteriori servizi, in particolar modo a cittadini e
imprese. A livello territoriale a soffrire maggiormente il peso
dell'oppressione burocratica sono le realtà amministrative delle
regioni del Mezzogiorno. Basilicata con il 34,6 per cento (pari
a un costo totale annuo di 152 milioni di euro), Molise con il
34,5 per cento (93 milioni di euro), Sicilia con il 33 per cento
(973 milioni di euro) e la Calabria con il 32,8 per cento (513
milioni di euro) registrano le situazioni più critiche.
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