Ha smantellato un traffico di
droga tra il Foggiano e il Basso Molise l'inchiesta coordinata
dalla Direzione Distrettuale Antimafia culminata nell'operazione
'White Beach', conclusa dopo quasi 12 ore di lavoro nella tarda
mattinata di oggi con l'arrivo di alcuni arrestatati nel carcere
di Campobasso. Diciotto le misure cautelari eseguite (14 in
carcere, 3 ai domiciliari e un obbligo di dimora), 41 gli
indagati e altrettante le perquisizioni effettuate, circa 2 i
chili di droga sequestrati tra cocaina, eroina e hashish. Il
procuratore di Campobasso Nicola D'Angelo e il comandante
provinciale dei Carabinieri Luigi Dellegrazie hanno fornito i
dettagli dell'inchiesta in conferenza stampa: 700 episodi di
spaccio documentati in tre anni, con indagini partite
dall'arresto di un uomo, nell'estate 2019, a San Martino in
Pensilis (Campobasso) trovato con 800 grammi di eroina.
L'associazione a delinquere smantellata era composta da
pugliesi e molisani. A capo c'era un incensurato di San Severo
(Foggia) che da anni viveva a Campomarino (Campobasso). Era lui,
con l'aiuto dei familiari, a confezionare e vendere la droga che
veniva poi smerciata anche negli appartamenti di altri indagati
e locali della costa. Cocaina e hashish arrivavano dalla Puglia
con viaggi settimanali fatti con staffette e auto di scorta che
facevano da vedette. Elevato il giro d'affari: 6mila euro al
giorno attraverso la vendita di 100 grammi di hashish al giorno
e 350 grammi di cocaina a settimana.
Il blitz di stanotte, nei comuni di Termoli, Campomarino,
San Severo, Sant'Elia a Pianisi e Guglionesi, è stato imponente:
200 i carabinieri impegnati e unità speciali con i cani
antidroga arrivate oltre che dal Molise anche da Abruzzo, Puglia
e Campania.
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