Valerio Barbieri, direttore
generale in carica dal 2016, è stato confermato al vertice
gestionale dell'Università degli Studi del Molise. Nella seduta
di oggi il Consiglio di Amministrazione, su proposta del
rettore, previo parere favorevole espresso dal Senato
Accademico, ha conferito all'unanimità, l'incarico di Direttore
Generale fino al 30 aprile 2027. L'unanime riconferma espressa
dagli attuali Organi di Governo, nella rinnovata composizione,
rappresenta una chiara testimonianza del livello di qualità del
lavoro avviato sin dal 2016 e dei risultati raggiunti nel corso
dei suoi precedenti mandati. Il rinnovo della fiducia a Barbieri
delinea anche un percorso di continuità e solidità manageriale
per affrontare le nuove sfide all'orizzonte.
"La scelta di proporre la conferma dell'incarico a Barbieri
per il prossimo quadriennio - ha precisato il rettore Luca
Brunese - è legata al bisogno di dare continuità all'eccellente
lavoro svolto in tutti questi anni, caratterizzati, peraltro, da
una lucida e proficua azione di superamento delle criticità, non
ultime quelle derivate dalla pandemia, e della straordinaria
capacità di rendere operative in pochissimo tempo le strategie
messe in essere dagli Organi di Governo dell'Ateneo. Competenza
e professionalità sono i valori maturati nel corso di più di
venticinque anni di carriera amministrativa e dirigenziale e a
disposizione dell'Ateneo" ha concluso Brunese.
"Prima di ogni altra cosa desidero ringraziare il rettore e i
componenti del Consiglio di Amministrazione e del Senato
Accademico - ha detto Barbieri - per il rinnovo unanime della
fiducia non solo nella mia persona, ma verso tutto l'operato del
Personale tecnico-amministrativo che mi ha accompagnato in
questi anni con professionalità e dedizione al lavoro. È un
senso di responsabilità e di appartenenza che quotidianamente
continuerò a perseguire con la consapevolezza di condividere
passione ed entusiasmo con l'insostituibile contributo di
professionalità della componente amministrativa e il prezioso
supporto del corpo docente e della comunità studentesca. È
quest'ultima, d'altronde, la ragion d'essere del nostro
operato".
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