San Giuliano di Puglia
(Campobasso) dall'anno del terremoto, il 2002, ad oggi ha perso
oltre il 15% della popolazione: gli abitanti erano all'incirca
1.150 e ora sono meno di 1.000. La stessa sorte è toccata agli
altri Comuni dell'area del cratere sismico. Anche per questo
molte delle mastodontiche opere realizzate con la ricostruzione
ora sono inutilizzate.
Chiusi il laboratorio e il centro polifunzionale, di fatto
chiuso anche il museo multimediale dove c'è anche una sala per
convegni e spettacoli; da qualche mese ha chiuso - a causa del
caro energia e dei pochi iscritti - pure la grande piscina,
mentre la scuola Jovine, realizzata al posto di quella crollata
il 31 ottobre di 20 anni fa, è utilizzata solo in parte.
"Sentiamo tantissimo il problema dello spopolamento -
conferma il sindaco del paese Giuseppe Ferrante - tanto che
proprio quest'anno, per evitare le pluriclassi, abbiamo
sperimentato con un paese vicino l'unione delle scuole: i
ragazzi di San Giuliano frequentano le Medie a Bonefro e i
bambini di Bonefro frequentano le elementari a San Giuliano".
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