"Non si può scrivere una norma
sapendo già che è palesemente incostituzionale. Dopo essersi
espressa finanche la Corte costituzionale, è assurdo anche solo
pensare a una proposta di legge che sancisce l'incompatibilità
tra le cariche di presidente di Regione e di Commissario per la
sanità, entro sei mesi dal termine della legislatura. È una cosa
che non si può fare con una legge regionale in contrasto con una
legge dello Stato". Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle al
Consiglio regionale del Molise Andrea Greco annuncia la
contrarietà del Movimento alla proposta di legge presentata
dalla capogruppo del Pd Micaela Fanelli, proposta che martedì
prossimo approda nelle Commissioni competenti di Palazzo
D'Aimmo.
"Il Pd ci dica da che parte sta - aggiunge Greco - perché se
la capogruppo Dem in Consiglio regionale intende presentare un
atto che finisce per favorire i soliti gruppi di potere,
significa che si stanno assumendo posizioni fin troppo ambigue.
Ultimamente noto strane assonanze, costanti dichiarazioni da
parte di una serie di persone politicamente vicine al più grande
imprenditore della sanità privata in Molise, proprio nel momento
in cui si intendono fissare i tetti di spesa del budget agli
erogatori privati. Fa sorridere il loro astio verso chi
avrebbero potuto mandare a casa tempo fa, tramite le nostre due
mozioni di sfiducia bocciate da loro stessi".
Sul tema sanità, che da settimane agita la politica
regionale, il capogruppo 5 Stelle sottolinea: "L'unica cosa da
fare per il Piano operativo sanitario era proporre modifiche al
documento predisposto dal presidente-commissario, e lo abbiamo
fatto senza tergiversare".
Infine conclude sulle scelte future: "Non ci faremo mai
strumentalizzare, non cadremo mai nelle trappole tese da chi
pensa che un voto vale più di una vita. Continueremo a studiare,
ad analizzare le storture della nostra regione per proporre le
soluzioni, come non abbiamo mai smesso di fare".
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