"La tutela della salute in
condizioni di emergenza-urgenza, bene comune irrinunciabile. Il
tempo di attesa di un'ambulanza e il tempestivo intervento dei
soccorritori sono indispensabili per la sopravvivenza del
cittadino". Così in una nota Cittadinanzattiva Molise e Società
italiana delle medicina di emergenza-urgenza (Simeu)
Abruzzo-Molise, commentando l'indagine di Cittadinanzattiva,
svolta in periodo pre-covid, dalla quale risulta che il Molise,
con una media di 23 minuti, ha tempi medi superiori negli
interventi.
"I Livelli essenziali di assistenza (Lea) - è spiegato nella
nota - stabiliscono che dal momento della chiamata il mezzo di
soccorso debba essere sul posto entro 18 minuti,
indipendentemente dal colore assegnato in base alla gravità
dell'intervento e l'equipaggio deve essere pronto a salire a
bordo in 120 secondi". Il servizio dell'emergenza-urgenza,
dunque, "deve essere ripensato e implementato per garantire un
livello di efficienza operativa".
"Insufficienti postazioni medicalizzate, carenza di medici e
infermieri, carenza dei servizi territoriali - prosegue il
documento - spingono i cittadini a chiamare impropriamente il
118, creando cosi un ingorgo nella gestione dei soccorsi e
causando l'intasamento dei mezzi di soccorso, che non potendo
ripartire velocemente aggravano notevolmente i tempi di
attesa". Altre criticità della rete emergenza-urgenza che
destano forte preoccupazione, "sono relative agli accordi
extra-regionali con gi ospedali di Pescara e Napoli, previsti
nel Programma operativo sanitario (Pos) 2022-2024". Nell'ottica
del rafforzamento del servizio dell'emergenza-urgenza,
"l'elisoccorso rappresenta un fondamentale mezzo integrativo,
essenziale per le situazioni tempo-dipendenti o legate a
particolari condizioni assistenziali" che "con protocolli di
intervento ben definiti per il trasporto presso gli idonei
presidi ospedalieri, aumenta notevolmente le possibilità di
sopravvivenza".
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