Posizioni contrapposte tra la
maggioranza dei centrodestra e la minoranza sono state espresse
ieri nel corso della seduta monotematica del Consiglio regionale
del Molise sull'Autonomia differenziata. Tra i vari interventi,
quello del consigliere Massimo Romano (Costruire Democrazia).
Per l'esponente della minoranza, la riforma Calderoli va vista
come "una battaglia che vede contrapposti ricchi contro poveri",
e non come "una dicotomia tra Nord e Sud, una chiave di lettura
- ha detto - che non coglie nel segno".
La Regione Molise, ha aggiunto, sarà "oggettivamente
penalizzata da questo progetto per motivi sostanzialmente di
carattere fiscale e demografico" e "per mancanza di risorse che
possono essere monetizzate, come, ad esempio, il petrolio per la
Basilicata". Nel corso del suo intervento si è poi rivolto al
presidente della Regione, Francesco Roberti invitandolo ad "una
riflessione più lucida". "Oggi il Molise - ha evidenziato - ha
un unico strumento in mano, non politico ma istituzionale, che
si riverbera su due terreni: il potere di veto in sede di
Conferenza Stato-Regioni e quello del ricorso alla Corte
Costituzionale", sottolineando nel contempo "che è una roba
grossa quella che dico, per ragioni che sono ovviamente
comprensibili da tutti".
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