Il presidente americano Joe Biden
si è felicitato con la dirigenza di Pristina per il 16/mo
anniversario della proclamazione d'indipendenza del Kosovo che
ricorre domani.
In un messaggio inviato alla presidente Vjosa Osmani, Biden
ha esaltato i solidi rapporti di amicizia e alleanza fra Kosovo
e Stati Uniti, auspicando un esito positivo del dialogo
facilitato dalla Ue per la normalizzazione dei rapporti fra
Kosovo e Serbia. "Kosovo e Stati Uniti condividono un'amicizia e
una partnership durature, rafforzate dalla nostra visione comune
per una regione più pacifica, sicura e prospera", ha scritto
Biden, sottolineando il forte sostegno di Washington a un
"Kosovo multietnico e alla sua integrazione nelle istituzioni
europee ed euroatlantiche".
"Continuiamo inoltre a sostenere gli sforzi di dialogo
facilitati dalla Ue per raggiungere un accordo globale di
normalizzazione con la Serbia - passo importante verso un
eventuale riconoscimento reciproco", ha aggiunto il presidente
americano. Biden ha invitato al tempo stesso Pristina ad
"adempiere a tutti i suoi obblighi, compresi gli accordi
raggiunti in passato" nell'ambito del dialogo, e ha auspicato
per il Kosovo progressi in fatto di crescita economica,
rafforzamento delle istituzioni democratiche e promozione dello
stato di diritto. Biden ha concluso il suo messaggio augurale
affermando che "continueremo a schierarci insieme per la
libertà, compresa la solidarietà all'Ucraina difronte alla
brutale aggressione della Russia".
In vista dei festeggiamenti di domani, strade e piazze a
Pristina sono già imbandierate a festa con il vessillo del
Kosovo indipendente. Sono previsti tributi ai caduti nel
conflitto armato del 1998-1999 tra la guerriglia indipendentista
albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) e le
forze serbe di Slobodan Milosevic, mentre parlamento e governo
terranno sessioni straordinarie. In programma concerti,
ricevimenti e eventi celebrativi, anche nelle rappresentanze
diplomatiche del Kosovo all'estero. Il Kosovo, regione
meridionale della Serbia a maggioranza di popolazione albanese,
proclamò il 17 febbraio 2008 l'indipendenza riconosciuta da un
centinaio di Paesi membri delle Nazioni Unite, compresi Usa,
Italia e le altre maggiori potenze occidentali, non però da
Serbia, Russia, Cina e cinque stati membri della Ue (Spagna,
Grecia, Romania, Cipro e Slovacchia). Un dialogo fra Belgrado e
Pristina in corso dal 2011 sotto l'egida Ue è in una prolungata
fase di stallo a causa del persistere di una grande distanza fra
le rispettive posizioni.
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