/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dodik annuncia referendum su indipendenza Republika Srpska

Dodik annuncia referendum su indipendenza Republika Srpska

'Non vogliamo creare instabilità, meglio separarci'

BELGRADO, 07 giugno 2024, 11:58

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

Il leader nazionalista serbo-bosniaco Milorad Dodik ha annunciato un referendum sull'indipendenza della Republika Srpska dalla Bosnia-Erzegovina. "C'è la decisione sulla separazione, ma non è stata ancora decisa una data concreta. E' necessario analizzare bene il tutto. Noi lo vorremmo fare già ora, ma oltre a noi ci sono altre due parti in tale processo, e per questo naturalmente serve tempo", ha detto Dodik in dichiarazioni alla Tass, riprese dai media a Belgrado.
    Il leader serbo-bosniaco, che è presidente della Republika Srpska, è da ieri a San Pietroburgo dove, a margine del Forum economico internazionale (Spief), ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Sulla base degli accordi di Dayton che nel 1995 posero finre alla guerra, la Bosnia-Erzegovina si compone di due entità - la Republika Srpska a maggioranza serba e la Federazione croato-musulmana - e di tre popoli costitutivi, bosgnacchi musulmani (circa il 50%), serbi ortodossi (circa il 30%) e croati cattolici (circa il 15%), oltre ad altre piccole minoranze. Da tempo Dodik esprime crescente insofferenza e insoddisfazione per la difficile convivenza della componente serba in particolare con la maggioranza di popolazione bosgnacca musulmana, insofferenza cresciuta fortemente dopo la recente adozione all'Assemblea generale dell'Onu di una controversa risoluzione sul genocidio di Srebrenica. Un documento voluto dalla componente bosniaca musulmana e appoggiato dal fronte occidentale - Usa e Germania in testa - ma fortemente avversato da serbi e serbo-bosniaci per i quali l'obiettivo di tale decisione altro non era che marchiare i serbi con lo stigma di 'popolo genocida'. I serbi negano che a Srebrenica nel luglio 1995 vi sia stato un genocidio ai danni dei bosniaci musulmani.
    Dopo lo strappo causato dalla risoluzione all'Onu, Dodik aveva annunciato una proposta di 'dissociazione pacifica' da parte della Republika Srpska, ma ora alza decisamente il tiro parlando apertamente di indipendenza della componente serba dal resto della Bosnia-Erzegovina. A suo dire, per la Republika Srpska restare in seno alla Bosnia-Erzegovina sarebbe una perdita di tempo e di risorse. "Noi in nessun modo vogliamo creare instabilità sul territorio del nostro Paese, per questo abbiamo proposto alla Bosnia-Erzegovina di separarci", ha detto Dodik.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.