In Serbia oggi è giornata di
lutto nazionale in memoria delle 14 vittime del crollo di ieri
alla stazione ferroviaria di Novi Sad. Le bandiere sono a
mezz'asta, annullati eventi pubblici e ricreativi, rinviate le
partite del campionato di calcio e altri eventi sportivi, la
radio nazionale trasmette solo musica classica e notiziari. A
Novi Sad, seconda città della Serbia, il lutto si protrarrà per
tre giorni. Il ministro dell'interno Ivica Dacic ha detto che
sono state identificate 13 delle 14 vittime, resta ancora da
accertare l'identità di un cittadino della Macedonia del Nord
morto nell'incidente. In ospedale restano gravi le condizioni
dei 3 feriti, ricoverati dopo essere stati estratti ieri dalle
macerie. Si tratta di giovani fra i 18 e i 24 anni. Il ministro
Dacic ha aggiunto che l'inchiesta sulle cause della sciagura è
partita e che già oggi si prevede di interrogare una ventina di
persone, a cominciare dai rappresentanti del ministero dei
trasporti, dell'ente nazionale delle ferrovie e della compagnia
di costruzioni che ha eseguito negli anni scorsi lavori di
ristrutturazione alla stazione di Novi Sad. Sia il presidente
Aleksandar Vucic che il ministro dei trasporti Goran Vesic ieri
si erano chiesti il perchè da tali lavori era stata esclusa la
tettoia vecchia di 60 anni e collassata ieri. Parlando ieri sera
in diretta televisiva, Vucic ha assicurato che verrà fatto ogni
sforzo per individuare e punire i responsabili di tale tragico
incidente.
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