In Bosnia-Erzegovina (BiH) sembra
essere giunta conferma che a guidare il negoziato di adesione
alla Ue sarà un rappresentante della componente serba, così come
annunciato nei giorni scorsi dal leader serbo-bosniaco Milorad
Dodik. Secondo quanto si è appreso a Sarajevo, un accordo in tal
senso sarebbe stato raggiunto negli ultimi giorni in un incontro
fra i leader politici delle tre componenti etniche del Paese
balcanico: bosgnacchi musulmani, serbi ortodossi e croati
cattolici. E sarebbero due i favoriti alla carica di capo
negoziatore con Bruxelles: Ana Trisic-Babic e Zeljko Avramovic,
entrambi consiglieri di Dodik, che è presidente della Republika
Srpska (Rs), l'entità a maggioranza serba della BiH.
Trisic-Babic è stata a lungo in passato viceministra degli
Esteri, approdando poi nel gabinetto di Dodik come consigliera
di politica estera. In precedenza aveva lavorato come
giornalista per Radio Europa Libera e presso Usaid,
organizzazione americana attiva in progetti a sostegno dello
sviluppo e assistenza umanitaria. Anche Avramovic ha svolto
attività giornalistica in Serbia, dove durante il regime di
Slobodan Milosevic è stato redattore di un programma informativo
e politico della radiotelevisione serba. Alcuni anni fa
Avramovic si è trasferito in Bosnia dove è stato consigliere di
diversi esponenti politici della Rs, da ultimo di Milorad Dodik.
Lo scorso marzo dalla Ue è giunto il via libera all'apertura
del negoziato di adesione con la Bosnia, quando però saranno
soddisfatti i criteri previsti. Un punto questo che fa
riferimento ai ritardi e difficoltà nel processo di riforme - in
particolare su stato di diritto e lotta alla corruzione - a
causa dei contrasti che persistono fra i rappresentanti delle
tre componenti etniche.
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