E' morto oggi in un ospedale di Belgrado un giovane di 19 anni rimasto gravemente ferito nel crollo della tettoia esterna della stazione ferroviaria di Novi Sad il primo novembre scorso.
Sale così a 16 il bilancio della
sciagura, che ha dato origine al massiccio movimento di protesta
contro corruzione e scarsa democrazia in Serbia.
Quattordici persone erano morte sul colpo nell'incidente a
Novi Sad, e un'altra pochi giorni dopo in ospedale.
"Nonostante
tutti gli sforzi dei medici e le cure messe in atto, il paziente
è deceduto per la complessità delle ferire riportate e le
successive complicazioni", ha reso noto in un comunicato
l'ospedale militare di Belgrado (Vma), dove il giovane era
riceverato da fine gennaio. Il movimento di protesta, avviato
dagli studenti subito dopo il crollo e che ha ottenuto un
crescente appoggio popolare e delle opposizioni, punta il dito
contro la corruzione diffusa nelle alte sfere della politica e
dell'amministrazione, all'origine dell'incuria e dei mancati
controlli che avrebbero portato all'incidente di Novi Sad.
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