I giudici dell'Aja hanno emesso
oggi, in appello, una sentenza di condanna definitiva a carico
di due serbi ex responsabili dei servizi di sicurezza del regime
di Slobodan Milosevic. A Jovica Stanisic (72 anni) e Franko
Simatovic (73 anni) sono stati inflitti 15 anni di carcere
ciascuno per crimini di guerra commessi in Bosnia-Erzegovina e
Croazia tra il 1991 e il 1995, nel pieno dei conflitti armati
che portarono alla dissoluzione della ex Jugoslavia. Nel giugno
2021, con sentenza di primo grado, i due ex 007 di Milosevic
erano stati condannati entrambi a 12 anni di reclusione. In
appello i giudici hanno respinto tutti i ricorsi presentati
dalle difese dei due imputati, accogliendo al tempo stesso le
obiezioni dell'accusa, che ha esteso le responsabilità di
Stanisic e Simatovic, riconosciuti responsabili di un piano
criminale che aveva come obiettivo l'allontanamento violento
della popolazione non serba per tutta la durata del conflitto in
Bosnia-Erzegovina. Oltre a quelli emersi nel dibattimento di
primo grado, i due imputati sono stati giudicati colpevoli di
crimini atroci commessi anche in altre località della Bosnia -
Bijeljina, Zvornik, Doboj, Trnovo, Bosanski Samac, Sanski Most.
Stanisic e Simatovic furono arrestati nel marzo 2003 in Serbia e
subito trasferiti all'Aja. A pronunciare la sentenza odierna
sono stati i giudici del Meccanismo residuale per i tribunali
penali internazionali, l'organismo che è subentrato al Tribunale
penale internazionale per i crimini nella ex Jugoslavia (Tpi),
che ha concluso l'attività nel 2017.
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