L'integrazione di ChatGpt nel servizio operativo di Apple potrebbe portare a un aggiornamento delle nuove regole dell'Ue per la concorrenza digitale. "Il Dma (regolamento sui mercati digitali, ndr) e i suoi processi sono abbastanza flessibili e possono essere aggiornati se necessario" ha spiegato la portavoce della Commissione europea, Lea Zuber, responsabile per la concorrenza, aggiungendo che "se i servizi" della piattaforma di base "cambiano, ciò può riflettersi negli obblighi normativi".
"I modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm) non figurano nel nostro elenco di servizi di piattaforma di base" ai sensi del Dma, ha specificato la portavoce. "Detto questo - ha aggiunto - chatGpt e altri modelli linguistici di grandi dimensioni potrebbero essere integrati nei servizi della piattaforma di base, ad esempio nei motori di ricerca online o negli assistenti virtuali". Zuber ha rimandato la valutazione della Commissione a quando "il servizio sarà effettivamente integrato".
Nei giorni scorsi Apple ha annunciato un accordo di partnership con OpenAi, la casa madre di ChatGpt. In virtù dell'intesa, il popolare chatbot sarà integrato sulle prossime versioni dei sistemi operativi per iPhone, iPad e Mac. Ad avere un particolare risalto è il refresh di Siri, l'assistente digitale di Apple lanciato più di dieci anni fa che diventa più di un assistente vocale ma interagisce con l'utente, sulla scia di quanto già fatto da Google.
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