L'uso improprio
dell'intelligenza artificiale nelle campagne elettorali è stato
uno dei fattori, insieme a intimidazioni governative,
interferenze straniere e disinformazione, che ha contribuito al
deterioramento della qualità dei processi elettorali nello
scorso anno. È quanto emerge dal nuovo rapporto sullo Stato
globale della democrazia pubblicato dall'Istituto internazionale
per la democrazia e l'assistenza democratica (International
Idea). In particolare, questi fattori hanno portato al peggior
declino nell'indicatore della credibilità delle elezioni e del
controllo parlamentare analizzato nel rapporto.
"Quello che stiamo vedendo è che tutte le minacce sono una
realtà: disinformazione, attacchi informatici, deepfake usati
sempre più spesso nelle campagne elettorali, ma credo che siamo
più consapevoli di quanto non lo fossimo cinque anni fa: ci sono
fact-checker, le commissioni elettorali hanno persone e
strutture dedicate. Nel complesso, siamo in grado di resistere
meglio" spiega all'ANSA Sam van der Staak, direttore del
programma regionale europeo di International Idea. Eppure
l'invito è a restare vigili. "Si tratta di un obiettivo in
continuo movimento, quindi potremmo benissimo assistere a una
crisi o a un incidente a ogni nuova elezione che si svolge"
avverte l'esperto, ricordando la scoperta due settimane fa da
parte dei servizi di sicurezza di un'operazione russa di
disinformazione nella campagna elettorale americana.
L'irruzione dell'IA aggiunge quindi complessità alle
democrazie e all'esercizio dei diritti, in particolare quelli
digitali. Nella relazione si mettono in evidenza i rischi che
algoritmi basati sull'IA e usati per classificare i contenuti
dei social media compromettano "la libertà di espressione e
l'accesso alle informazioni durante le elezioni", il tutto in
"un ambiente informativo già stressato". I sistemi di IA,
osservano gli esperti, possono "esacerbare la portata della
repressione digitale" ad esempio, rendendo più pervasiva la
sorveglianza digitale e la censura online. "Per salvaguardare
meglio la democrazia dalle minacce digitali esistenti ed
emergenti, le democrazie di tutto il mondo devono rafforzare la
protezione dei diritti dei cittadini" è l'avvertimento lanciato
nel rapporto dagli esperti che ricordano l'AI Act e il Digital
Service Act tra gli "scarsi" esempi di "sforzi legislativi per
affrontare questi problemi nel rispetto dei principi democratici
e dei diritti umani".
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