Microsoft sta collaborando con la piattaforma Semafor per utilizzare ChatGpt nella creazione di notizie. Lo riporta il Financial Times, ricordando la causa del New York Times contro il colosso di Redmond e il suo partner, OpenAI, casa madre di ChatGpt, per violazione del copyright.
Semafor, co-fondata dall'ex caporedattore del sito Buzzfeed Ben Smith, è una piattaforma che mette insieme newsletter di argomenti verticali diversi firmate da un giornalista specializzato. L'intento della testata è creare il primo media post-social. Insieme e Microsoft, Semafor creerà un feed, un flusso di notizie chiamato 'Signals' che sarà sponsorizzato dal colosso tecnologico per una somma non rivelata ma "sostanziale", afferma la testata economica. Metterà in evidenza le ultime notizie e le analisi, offrendo una dozzina di post al giorno. Tutte le storie saranno scritte interamente da giornalisti, con l'intelligenza artificiale che fungerà effettivamente da strumento di ricerca.
Nello specifico, il team di Semafor utilizzerà strumenti di IA per trovare rapidamente resoconti di eventi importanti da fonti di tutto il mondo in più lingue, fornendo al contempo strumenti di traduzione. Un articolo potrebbe quindi includere fonti cinesi, indiane o di altro tipo, con i giornalisti che aggiungono contesto e riassumono i diversi punti di vista.
Microsoft, nei giorni scorsi, ha annunciato anche collaborazioni con la Craig Newmark School of Journalism, il GroundTruth Project, la Online News Association e altre organizzazioni giornalistiche.
Le partnership arrivano in un momento in cui crescono le preoccupazioni dell'editoria per l'intelligenza artificiale generativa. Il New York Times a dicembre ha intentato una causa contro Microsoft e OpenAI, sostenendo abbia alimentato gli strumenti di IA con milioni di suoi articoli.
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