Gli editori parlano di "dialogo
aperto con Torino" in vista dell'incontro di domani con il
ministro della Cultura, Dario Franceschini, sul futuro del
Salone del Libro. L'obiettivo - ribadiscono dopo la
'pre-riunione' al Ministero dei Beni culturali, alla quale hanno
partecipato i 'tecnici' Massimo Bray, Renata Gorgani, Arnaldo
Colasanti e Rossana Rummo - è "creare una grande manifestazione
che possa coinvolgere i 7 milioni di lettori della Lombardia e
del Piemonte e attrarre pubblico e professionisti da tutto il
Paese. Un grande e unico evento che veda ogni luogo valorizzato
in una sua specificità".
Per il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino,
però, il Salone deve avere due requisiti minimi: la presenza "di
due nuclei espositivi significativi, al di là del peso
quantitativo, attorno al quale organizzare eventi che promuovano
l'intera filiera della lettura" e "il governo unitario
dell'evento - come ad esempio una programmazione comune e una
biglietteria unica".
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