La criminalità organizzata
nigeriana in Italia ha preso il nome di "Famiglia Vaticana". E'
quanto risulta alla procura di Torino, che ha chiuso
un'inchiesta a carico di diciotto persone contestando
l'associazione di stampo mafioso, falso, rapina, droga, lesioni.
Il provvedimento è il culmine dell'operazione 'Athenaeum',
condotta da carabinieri e polizia municipale e sfociata lo
scorso settembre in una serie di arresti.
Delle due bande scoperte dagli investigatori una è la
"Maphite", radicata in diversi Paesi europei. La sua
articolazione italiana, secondo il pm Stefano Castellani, si
chiama "Famiglia Vaticana" ed è suddivisa in 'forum' e
'famiglie'. Si occupa di importazione di droga, di sfruttamento
della prostituzione e anche di immigrazione clandestina: i suoi
adepti "mantengono contatti con soggetti nigeriani residenti in
Libia".
Nell'indagine sono coinvolti anche elementi di un gruppo
mafioso rivale, gli "Eyie", con i quali i "Maphite" si sono
scontrati più volte nel corso degli anni.
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